-età antica-
La
piana fiorentina e le colline circostanti sono state abitate fin
dalla Preistoria.
Il primo
insediamento stabile fu un villaggio su palafitte, realizzato attorno
all'XI secolo a.C., nei pressi di un guado sul Fiume Arno, al centro
di una fertile pianura.
Già
in epoca etrusca, la città fu chiamata con l'appellativo Florentia,
in latino, lingua che andava affermandosi nella vallata transitata da
numerosi viandanti. Pare che il nome derivi proprio dalla pianura
"fertile" (in latinoflorentes)
in cui si trovava il nucleo abitato, e non dal fiore simbolo della
città, in quanto il Giglio fu adottato come emblema solo alcuni
secoli più tardi.
A partire
dal X secolo la città si sviluppò e dal 1115 si rese Comune
autonomo. Nel XIII secolo fu divisa dalla lotta intestina tra i
Ghibellini, sostenitori dell'imperatore del Sacro Romano Impero, e i
Guelfi, a favore del Papatoromano. Dopo alterne vicende, i Guelfi
vinsero (la cosiddetta "battaglia di Colle", 17 giugno
1269), ma presto si divisero internamente in "Bianchi e Neri".
La
conflittualità politica interna non impedì alla città di
svilupparsi fino a diventare una delle più potenti, prospere in
Europa, assistita dalla sua propria valuta in oro, il fiorino
(introdotto nel 1252), dalla decadenza della sua rivale Pisa
(sconfitta da Genova nel 1284 e comprata da Firenze nel 1406), e
dalla sua potenza mercantile.
Fu sotto
il dominio, anzi la Signoria, di quest'ultima famiglia che Firenze
conobbe la sua era probabilmente più fausta. A partire dal 1437 e
per diversi secoli, i Medici per dar lustro alla casata, ma anche per
un senso di offerta e amore verso la propria città e i cittadini,
radunarono a corte i migliori artisti, letterati, umanisti e filosofi
del tempo: tra gli altri, Michelangelo Buonarroti,Pico della
Mirandola, Sandro Botticelli, Galileo Galilei, Filippo Brunelleschi e
Leonardo da Vinci. Firenze presto divenne ricchissima, nonostante i
danni subiti da numerosi edifici cittadini a causa del terremoto del
28 settembre 1453 (che in città raggiunse il VII grado della Scala
Mercalli).
Fare
affari coi Medici e con le banche fiorentine rappresentava in quei
tempi il miglior investimento possibile e la moneta locale, il
Fiorino, arrivò presto a essere la moneta più forte e la più
scambiata d'Europa; una sorta di dollaro dell'epoca.
Nel corso
del XV secolo Firenze da sola aveva un reddito superiore a quello
dell'intera Inghilterra, grazie alle industrie e alle grandi banche
di cui si contavano circa ottanta tra sedi e filiali, le ultime
sparse in buona parte dell'Europa.
-età moderna-
Il
primo periodo del dominio dei Medici terminò con il ritorno di un
governo repubblicano, influenzato dagli insegnamenti del radicale
priore Domenicano Girolamo Savonarola
(che
fu giustiziato nel 1498
e
che prima di morire lasciò un trattato
sul
governo di Firenze), nelle cui parole si ritrovano spesso argomenti
che saranno oggetto di controversie religiose dei secoli seguenti.
Gli accadimenti di quegli anni portarono ad una modifica del secolare
ordinamento basato su governi consolari e potestarili.
Un
altro personaggio importante
fu Niccolò Machiavelli, le cui indicazioni per il governo di Firenze
da parte di una figura forte sono spesso lette come una
legittimazione delle tortuosità e anche degli abusi dei politici. Il
16 maggio 1527 i fiorentini estromisero nuovamente i Medici -
riportati al potere dagli spagnoli nel 1512 - e ristabilirono una
repubblica.
Rimessi
al loro posto per la seconda volta nel 1530,
con il sostegno sia dell'Imperatore sia del Papa, i Medici
diventarono nel 1537
duchi ereditari
di Firenze, conquistarono la Repubblica
di Siena nel
1555
sempre
con l'aiuto imperiale e Montalcino
nel
1559,
arrivando a governare due Stati: lo Stato "Vecchio" di
Firenze e lo Stato "Nuovo" di Siena.
Il XVII
secolo fece
raggiungere alla città il massimo splendore nel campo della scienza.
Tra il 1654 e
il 1670
fu
una delle prime città mondiali ad emergere nel settore della
meteorologia grazie alla stazione
meteorologica di Firenze Monastero degli Angeli.
Firenze
nel corso dei secoli arrivò a regnare su tutta la Toscana, ad
eccezione della Repubblica di Lucca, che rimase indipendente.
L'estinzione
della dinastia dei Medici e l'ascensione nel 1737 di
Francesco Stefano, duca di Lorena e marito di Maria Teresa
d'Austria, portò all'inclusione della Toscana nei territori della
sfera d'influenza asburgica.
-età contemporanea-
Il
regno della dinastia austriaca finì quando
la Toscana venne annessa, tramite plebiscito, al Regno di
Sardegna poco prima che diventasse Regno d'Italia nel1861.
Firenze
prese il posto di Torino come
capitale d'Italia nel 1865,
su richiesta di Napoleone III.
Il
18 maggio 1895 si
verificò il più forte terremoto finora
registrato in città, con gravi danni anche ad edifici monumentali.
Nel
corso del XIX
secolo la
popolazione di Firenze raddoppiò, per poi triplicare durante il XX
secolo con
la crescita del turismo, del commercio, dei servizi finanziari e
dell'industria.
Durante
la seconda
guerra mondiale la
città fu occupata per un anno dai tedeschi (1943-1944), per poi
essere liberata
dalla lotta delle brigate
partigianedel
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale il giorno 11 agosto 1944,
dopo aver subito ingenti danni, come l'abbattimento di ponti e case,
da parte delle mine dei tedeschi in fuga. Firenze è tra le Città
decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché
è stata insignita della Medaglia
d'Oro al Valor Militare per
i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta
partigiana durante la seconda
guerra mondiale.
Il
4
novembre 1966
è ricordato dai fiorentini come il giorno dell'alluvione
di Firenze.
Gran
parte del centro fu invasa dall'acqua del fiume Arno.
La furia delle acque portò una grande devastazione e alcune decine
di morti, invase le chiese, i palazzi e i musei distruggendo archivi
ed opere d'arte, allagò i depositi della Biblioteca
Nazionale Centrale danneggiando
molti preziosi volumi.
Mischiata
alla nafta,
per via della rottura delle cisterne di combustibile, l'acqua del
fiume s'inerpicò velocemente nei vicoli del centro storico, nei
fondi commerciali. Il prezioso Crocifisso
di Santa Croce di Cimabue
venne
deturpato dalla fanghiglia, divenendo presto un simbolo della
devastazione.
Questo
immenso dramma venne vissuto dal mondo con una partecipazione unica,
dando ben presto l'avvio ad una incredibile gara di solidarietà che
vide la nascita dei famosi angeli
del fango,
giovani provenienti da ogni dove che si adoperarono nella difficile
opera del recupero dei tesori artistici danneggiati.
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.