Presto ritornerò a questa lieta Firenze, dove solamente posso vivere.
P.Giordani

giovedì 19 marzo 2015

Storia

-età antica-


La piana fiorentina e le colline circostanti sono state abitate fin dalla Preistoria.
Il primo insediamento stabile fu un villaggio su palafitte, realizzato attorno all'XI secolo a.C., nei pressi di un guado sul Fiume Arno, al centro di una fertile pianura.
Già in epoca etrusca, la città fu chiamata con l'appellativo Florentia, in latino, lingua che andava affermandosi nella vallata transitata da numerosi viandanti. Pare che il nome derivi proprio dalla pianura "fertile" (in latinoflorentes) in cui si trovava il nucleo abitato, e non dal fiore simbolo della città, in quanto il Giglio fu adottato come emblema solo alcuni secoli più tardi.
A partire dal X secolo la città si sviluppò e dal 1115 si rese Comune autonomo. Nel XIII secolo fu divisa dalla lotta intestina tra i Ghibellini, sostenitori dell'imperatore del Sacro Romano Impero, e i Guelfi, a favore del Papatoromano. Dopo alterne vicende, i Guelfi vinsero (la cosiddetta "battaglia di Colle", 17 giugno 1269), ma presto si divisero internamente in "Bianchi e Neri".

La conflittualità politica interna non impedì alla città di svilupparsi fino a diventare una delle più potenti, prospere in Europa, assistita dalla sua propria valuta in oro, il fiorino (introdotto nel 1252), dalla decadenza della sua rivale Pisa (sconfitta da Genova nel 1284 e comprata da Firenze nel 1406), e dalla sua potenza mercantile.
Fu sotto il dominio, anzi la Signoria, di quest'ultima famiglia che Firenze conobbe la sua era probabilmente più fausta. A partire dal 1437 e per diversi secoli, i Medici per dar lustro alla casata, ma anche per un senso di offerta e amore verso la propria città e i cittadini, radunarono a corte i migliori artisti, letterati, umanisti e filosofi del tempo: tra gli altri, Michelangelo Buonarroti,Pico della Mirandola, Sandro Botticelli, Galileo Galilei, Filippo Brunelleschi e Leonardo da Vinci. Firenze presto divenne ricchissima, nonostante i danni subiti da numerosi edifici cittadini a causa del terremoto del 28 settembre 1453 (che in città raggiunse il VII grado della Scala Mercalli).
Fare affari coi Medici e con le banche fiorentine rappresentava in quei tempi il miglior investimento possibile e la moneta locale, il Fiorino, arrivò presto a essere la moneta più forte e la più scambiata d'Europa; una sorta di dollaro dell'epoca.
Nel corso del XV secolo Firenze da sola aveva un reddito superiore a quello dell'intera Inghilterra, grazie alle industrie e alle grandi banche di cui si contavano circa ottanta tra sedi e filiali, le ultime sparse in buona parte dell'Europa.

-età moderna-


Il primo periodo del dominio dei Medici terminò con il ritorno di un governo repubblicano, influenzato dagli insegnamenti del radicale priore Domenicano Girolamo Savonarola (che fu giustiziato nel 1498 e che prima di morire lasciò un trattato sul governo di Firenze), nelle cui parole si ritrovano spesso argomenti che saranno oggetto di controversie religiose dei secoli seguenti. Gli accadimenti di quegli anni portarono ad una modifica del secolare ordinamento basato su governi consolari e potestarili.


Un altro personaggio importante fu Niccolò Machiavelli, le cui indicazioni per il governo di Firenze da parte di una figura forte sono spesso lette come una legittimazione delle tortuosità e anche degli abusi dei politici. Il 16 maggio 1527 i fiorentini estromisero nuovamente i Medici - riportati al potere dagli spagnoli nel 1512 - e ristabilirono una repubblica.
Rimessi al loro posto per la seconda volta nel 1530, con il sostegno sia dell'Imperatore sia del Papa, i Medici diventarono nel 1537 duchi ereditari di Firenze, conquistarono la Repubblica di Siena nel 1555 sempre con l'aiuto imperiale e Montalcino nel 1559, arrivando a governare due Stati: lo Stato "Vecchio" di Firenze e lo Stato "Nuovo" di Siena.
Il XVII secolo fece raggiungere alla città il massimo splendore nel campo della scienza. Tra il 1654 e il 1670 fu una delle prime città mondiali ad emergere nel settore della meteorologia grazie alla stazione meteorologica di Firenze Monastero degli Angeli.
Firenze nel corso dei secoli arrivò a regnare su tutta la Toscana, ad eccezione della Repubblica di Lucca, che rimase indipendente.

L'estinzione della dinastia dei Medici e l'ascensione nel 1737 di Francesco Stefano, duca di Lorena e marito di Maria Teresa d'Austria, portò all'inclusione della Toscana nei territori della sfera d'influenza asburgica.

-età contemporanea-


Il regno della dinastia austriaca finì quando la Toscana venne annessa, tramite plebiscito, al Regno di Sardegna poco prima che diventasse Regno d'Italia nel1861.
Firenze prese il posto di Torino come capitale d'Italia nel 1865, su richiesta di Napoleone III.
Il 18 maggio 1895 si verificò il più forte terremoto finora registrato in città, con gravi danni anche ad edifici monumentali.
Nel corso del XIX secolo la popolazione di Firenze raddoppiò, per poi triplicare durante il XX secolo con la crescita del turismo, del commercio, dei servizi finanziari e dell'industria.
Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata per un anno dai tedeschi (1943-1944), per poi essere liberata dalla lotta delle brigate partigianedel Comitato Toscano di Liberazione Nazionale il giorno 11 agosto 1944, dopo aver subito ingenti danni, come l'abbattimento di ponti e case, da parte delle mine dei tedeschi in fuga. Firenze è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici della sua popolazione e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.


Il 4 novembre 1966 è ricordato dai fiorentini come il giorno dell'alluvione di Firenze.
Gran parte del centro fu invasa dall'acqua del fiume Arno. La furia delle acque portò una grande devastazione e alcune decine di morti, invase le chiese, i palazzi e i musei distruggendo archivi ed opere d'arte, allagò i depositi della Biblioteca Nazionale Centrale danneggiando molti preziosi volumi.
Mischiata alla nafta, per via della rottura delle cisterne di combustibile, l'acqua del fiume s'inerpicò velocemente nei vicoli del centro storico, nei fondi commerciali. Il prezioso Crocifisso di Santa Croce di Cimabue venne deturpato dalla fanghiglia, divenendo presto un simbolo della devastazione.
Questo immenso dramma venne vissuto dal mondo con una partecipazione unica, dando ben presto l'avvio ad una incredibile gara di solidarietà che vide la nascita dei famosi angeli del fango, giovani provenienti da ogni dove che si adoperarono nella difficile opera del recupero dei tesori artistici danneggiati.






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