Sorge
di fronte al duomo
di Santa Maria del Fiore.
In origine era circondato da altri
edifici, come il palazzo
Arcivescovile che
arrivava molto più vicino, i quali vennero abbattuti per creare
l'attuale piazza.
La
facciata principale dell'edificio ottagonale è rivolta verso il
duomo, mentre l'abside si trova verso ovest.
Le
origini del monumento costituiscono uno dei temi più oscuri e
discussi di tutta la storia dell'arte. Fino al cinquecento si seguiva
l'antica tradizione fiorentina secondo cui esso sarebbe stato in
origine un tempio di Marte, modificato nel medioevo solo nell'abside
e nella lanterna. Nei secoli seguenti invece questa idea fu
gradualmente abbandonata, anche perché alla fine dell'Ottocento
scavando sotto di esso apparvero i resti di domus
romane,
probabilmente del I
secolo d.C.,
con pavimenti a mosaico a motivi geometrici. Si ritenne quindi che
ciò dimostrasse l'origine medievale del monumento, e su questo
presupposto si basano la maggior parte delle teorie attuali.
Nel 1128 l'edificio
diventò ufficialmente battistero cittadino
e intorno alla metà dello stesso secolo venne eseguito un
rivestimento esterno in marmo, successivamente completato anche
all'interno; il pavimento in tarsie marmoree venne realizzato
nel 1209.
Secondo alcuni la cupola sarebbe stata realizzata nella seconda metà del XIII secolo, ma di ciò non esiste nessun documento, e tecnicamente l'ipotesi è assai discutibile.
Secondo alcuni la cupola sarebbe stata realizzata nella seconda metà del XIII secolo, ma di ciò non esiste nessun documento, e tecnicamente l'ipotesi è assai discutibile.
Il
battistero fiorentino era luogo di investitura di
cavalieri e poeti, come ricorda Dante Alighieri nel Paradiso (XXV,
7-9):
"con
altra voce omai, con altro vello
ritornerò
poeta, e in sul fonte
del
mio battesmo prenderò 'l cappello"
Era
sede deputata per solenni giuramenti, nonché per la celebrazione in
onore del patrono cittadino con il dono delle stoffe pregiate (i
palii)
da parte dei magistrati del Comune nella ricorrenza del Battista (24
giugno).
Nessun commento:
Posta un commento