Presto ritornerò a questa lieta Firenze, dove solamente posso vivere.
P.Giordani

martedì 10 marzo 2015

Piazza della Repubblica

E' una piazza del centro storico di Firenze di forma rettangolare grande circa 75 m per 100 m, tra le più grandi in Italia.
È il risultato più conosciuto dell'epoca del "Risanamento", quando fu ridefinita l'urbanistica della città in seguito all'insediamento della capitale del Regno d'Italia a Firenze (dal 1865 al 1871).
E' il centro della città sin dall'epoca romana. 
Qui, esattamente dove si trova la Colonna dell'Abbondanza, si incontravano il cardus e il decumanus maximi e vi si apriva il grande foro: il Cardo corrisponde a via Romavia Calimala e via Por Santa Maria, invece il Decumano corrisponde a via del Corsovia degli Speziali e via degli Strozzi.

Tracce archeologiche sono state ritrovate all'epoca delle demolizioni ottocentesche, come resti di edifici, di un complesso termale verso sud, di edifici di culto.
Via del Campidoglio e via delle Terme per esempio furono nominate in seguito ai rispettivi ritrovamenti archeologici.
In un secondo momento, verosimilmente l'epoca adrianea, l'area venne monumentalizzata ulteriormente, rialzando e allungando la piazza, con una nuova pavimentazione in marmo lunense più alta di circa un metro e mezzo. Vi si aprivano alcune porte con gradini e un portichetto con statue di magistrati e imperatori. Il Capitolium (I secolo a.C.-I secolo d.C.) era più o meno dove oggi stanno i portici, posto su un podio quadrangolare di circa tre metri, accessibile da scalinata, del quale restano le fondazioni.

Dante riporta la tradizione orale che in queste vicinanze esistesse un tempio dedicato a Marte che patrocinava la città: secondo il poeta ciò determinò il carattere bellicoso della città.
In epoca alto medievale la zona fu densamente edificata. Prima della realizzazione della quinta cerchia di Mura, i cronisti raccontano di come nella città non esistesse più un singolo orto o spazio per il pascolo e le case-torri si stagliassero verso il cielo con uno sviluppo verticale reso necessario dalla mancanza di spazio.
Col tempo questa area mantenne comunque la funzione di luogo di ritrovo, iniziando ad ospitare il mercato, che fu istituzionalizzato dopo l'anno Mille.
Tipicamente rispetto anche ad altre città italiane si veniva così a definire lo spazio pubblico destinato ai commerci, al quale si contrapponeva una piazza del Duomo destinata agli affari politici e una piazza del Comune (Piazza della Signoria) destinata alla politica e agli affari civili.
Nel Cinquecento il Mercato divenne Vecchio per la realizzazione della Loggia del Mercato Nuovo vicino al Ponte Vecchio.
Il Mercato Vecchio era un edificio basso e lungo a forma di ovale rettilineo con una tettoia piuttosto aggettante che fungeva anche da riparo per i compratori e le bancarelle che si disponevano su entrambi i lati. Altri negozi e bancarelle si dispiegavano nella piazzetta attorno.

Qui si trovava anche il Ghetto ebraico, dove Cosimo I aveva obbligato a risiedere gli ebrei in città.

Era questa quindi una delle zone più caratteristiche e nel corso dei secoli aveva mantenuto quasi intatto il tessuto edilizio medievale, con stradine strette ed edifici addossati gli uni agli altri.

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