mappa
E' la piazza
centrale
di Firenze,
sede del potere civile con Palazzo
Vecchio e
cuore della vita sociale della città. A forma di L, si trova nella
parte centrale della Firenze medievale, a sud del Duomo
e
a poche decine di metri dal Ponte
Vecchio e
dall'Arno.
In
passato ha avuto vari nomi, come piazza
dei Priori o
piazza
del Granduca.
L'elemento
centrale della piazza è il trecentesco
Palazzo Vecchio, edificato tra il 1299 e il 1314 per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali che dal 1282 detenevano il Governo della città e che erano soliti risiedere al Bargello.
Palazzo Vecchio, edificato tra il 1299 e il 1314 per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali che dal 1282 detenevano il Governo della città e che erano soliti risiedere al Bargello.
La
tipologia dell'edificio reinterpreta con originalità i caratteri
delle strutture fortificate medievali e costituisce un modello per i
palazzi pubblici toscani costruiti successivamente.

Nel
corso del Cinquecento la loggia perse l'originaria funzione, una
volta venute meno la struttura democratica, per divenire una sorta di
museo all'aperto delle sculture della collezione medicea. Nel 1555
Cosimo I vi
pose infatti il Perseo
del
Cellini
e
nel 1585
Francesco I vi
collocò il Ratto
delle Sabine del
Giambologna.
Il
Tribunale
della Mercanzia
venne
costruito nel 1359
sul
luogo dove sorgeva il Teatro Romano, al fine di ospitare la sede del
Tribunale della Mercanzia. L'istituto, fondato nel 1308,
aveva la funzione di dirimere le controversie tra le diverse Arti o
tra gli iscritti delle singole Arti.
Sulla
facciata, in alto, vi sono le copie degli stemmi delle ventuno Arti,
più quello del Tribunale della Mercanzia, mentre gli originali si
conservano all'interno del Palazzo.
Palazzo
Uguccioni fu
costruito per Giovanni
Uguccioni a
partire dal 1550.
Di
fronte a Palazzo Vecchio, si trova il Palazzo delle
Assicurazioni generali.

Le
statue
di Piazza della Signoria
non sono solo un insieme decorativo di altissimo livello, ma
rappresentano anche un vero e proprio ciclo allegorico laico, unico
nel suo genere al mondo, che avrebbe dovuto ispirare i governanti
della città che si recavano a Palazzo Vecchio.
Proprio
davanti al Palazzo, sul cosiddetto "arengario"
si trovano le sculture più antiche, che un tempo si trovavano più
avanti verso la piazza: sono il Marzocco
e
la Giuditta
e Oloferne *(1455-60
circa),
entrambe opera di Donatello,
sostituite da copie per la loro preziosità.
*
Il Marzocco in
pietra serena è un leone possente che poggia una zampa sull'emblema
con il giglio fiorentino, ed è ormai diventato un simbolo della
città.
La
Giuditta
di
bronzo è un simbolo dell'autonomia politica della Repubblica
Fiorentina.
Fu infatti saccheggiata dal Palazzo
Medici dopo
la prima cacciata dei Medici
(1495)
dove ornava una fontana del giardino, e simboleggia quindi la
vittoria del popolo contro i tiranni.
Al
ritorno dei Medici, sebbene gran parte del loro patrimonio fu
riacquistato e riunito di nuovo nelle collezione della casata, la
Giuditta rimase in Piazza per non offendere la sensibilità del
popolo.

Il David di Michelangelo, oggi sostituito da una copia messa nella collocazione originaria della famosa scultura, fu realizzato attorno al 1500 quando infuriava la stagione savonaroliana, e il suo significato è quello ancora del popolo (simboleggiato da Davide) che, con l'aiuto di Dio, sconfigge il tiranno (Golia). La grandezza della scultura di Michelangelo è ancora più notevole se confrontata con le opere di Donatello e questo "gigantismo" diede il la a tutte le altre statue che furono in seguito collocate in piazza.

L'Ercole e Caco di Baccio Bandinelli (1533) si trova accanto al David e rappresenta la vittoria con la forza e l'astuzia contro i malvagi, in una simbologia tratta dalle Dodici fatiche.

La Fontana del Nettuno di Bartolomeo Ammannati (1563-1565) e di alcuni suoi allievi, tra i quali il Giambologna, è la prima fontana pubblica di Firenze. Il grande Nettuno in marmo bianco non è molto amato dai fiorentini che lo chiamano Biancone (celebre l'epitomo espresso dal popolo all'inaugurazione della statua nel 1565 "Ammannato Ammannato, che bel marmo hai rovinato!").
Numerosi
sono gli aneddoti riguardanti la piazza,anche perché è stata il
centro della vita cittadina da secoli:
- Dietro alla Fontana del Nettuno, sull'angolo di Palazzo Vecchio, è posta una lapide che a chiare lettere ricorda come gli Otto di Guardia e Balia(gli antesignani del corpo di polizia municipale, operativi dal Cinque al Settecento) proibivano a chiunque di sciacquare panni e fare altra sporcizia nella fontana, pena una multa pecuniaria o, per chi non potesse pagare, il temuto supplizio dei tratti di fune (la sollevazione del corpo da una corda legata alle mani incrociate dietro la schiena, che portava a danni permanenti a braccia e spalle).
- Sull'altro angolo di Palazzo Vecchio, verso gli Uffizi, un profilo maschile detto l'"Importuno", è appena sbozzato su una pietra del bugnato angolare, secondo la leggenda un'opera estemporanea di Michelangelo Buonarroti, eseguita addirittura di schiena.
- Su un palazzo vicino ai caffè sul lato nord è presente una complicata meridiana ottocentesca, che indica il mezzogiorno esatto, inteso come l'istante in cui il Sole raggiunge la massima altezza, che a Firenze avviene una decina di minuti dopo le dodici (le tredici se è in corso l'ora legale).
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